11 maggio: sciopero della Scuola
indetto dai Cobas
DIFENDIAMO LA SCUOLA
PUBBLICA!
Serve una grande vertenza
unitaria
Il governo Prodi, per mano del
ministro Fioroni, sta distruggendo la scuola pubblica!
Non sono bastati i tagli della Finanziaria
2007 alla scuola pubblica: il governo ha annunciato pesanti riduzioni degli
organici, con l'aumento del numero medio di alunni per classe (che già si aggira
tra i 25 e i 30: i cosiddetti casi di "bullismo" non sono altro che
l'epifenomeno di condizioni di studio e lavoro impraticabili).
Non solo: il ministro Fioroni ha deciso di trasformare tutti gli istituti
pubblici in fondazioni (con la conseguente entrata dei privati nella
gestione finanziaria e didattica degli stessi). La situazione della scuola
pubblica è talmente grave che è ormai certo che non ci saranno nemmeno i soldi
per retribuire i commissari esterni agli esami di maturità! Tutto ciò avviene
mentre si annunciano nuovi finanziamenti alle scuole private, si ribadisce lo
stanziamento di borse di studio per chi frequenta costosissimi istituti paritari
(per lo più di matrice confessionale, dove le assunzioni avvengono su
suggerimento della curia...), si apre la strada anche nella scuola alla
previdenza privata e si annuncia l'innalzamento dell'età
pensionabile.
Sei precario? Quindi muori!
Le novità introdotte dal ministero per le
graduatorie dei precari, che da anni e decenni attendono l'assunzione
in ruolo, aggravano ulteriormente le già misere condizioni di lavoro degli
stessi. Oltre ai mesi di non lavoro (per tre mesi all'anno un precario della
scuola è un disoccupato), alla precarietà degli incarichi, ai mancati pagamenti
(chi fa supplenze su chiamata degli istituti, deve aspettare molti mesi prima di
essere retribuito), ai continui e snervanti cambiamenti di luogo di lavoro, agli
stipendi miserrimi a fronte del caro vita, i precari della scuola hanno avuto
altre amare sorprese. Anzitutto, non saranno più possibili cambi di provincia,
pena il finire in coda alle graduatorie (per chi pensava di passare qualche
decennio di calvario e poi tentare di ricongiungersi coi familiari, la "pacchia"
è finita). Inoltre, per chi ancora non è riuscito ad accedere alle Scuole di
specializzazione per l'insegnamento (a numero chiusissimo e carissime) o ai
corsi abilitanti, dovrà scordarsi per sempre la possibilità di essere assunto in
ruolo: per questi "sottoprecari", si prevedono assunzioni dirette da parte dei
presidi delle scuole, per la copertura dei posti vacanti, con contratti di breve
periodo.
Un accordo scandaloso!
In un contesto come questo, è scandaloso
l'accordo raggiunto dai sindacati confederali (Cgil, Cisl e Uil), che ha
determinato tra l'altro il ritiro dello sciopero generale del 16 aprile: l'unica
vaga promessa fatta dal governo, un aumento di circa 60 euro netti in busta paga
a partire dal 2008, non ha nemmeno la dignità di un contentino!
Per questo, è giusto partecipare allo
sciopero dell'11 maggio indetto dai Cobas della Scuola. Allo stesso tempo,
occorre superare le attuali frammentazioni all'interno del sindacato di base: è
controproducente fare ciò che è stato fatto, cioè uno sciopero della Cub il 30
marzo e uno sciopero distinto dei Cobas l'11 maggio.
Il nuovo sciopero dei confederali
previsto ora per il 4 giugno ha un carattere pretestuoso (essendo annunciato
alla vigilia dello sciopero dei Cobas con l'evidente intento di boicottare
quest'ultimo) e di mera pressione sul governo in funzione di un accordo al
ribasso. Ciò nonostante, è necessario che tutto il sindacalismo della scuola
dichiari la sua disponibilità a parteciparvi per sviluppare una mobilitazione
che abbia al centro una diversa piattaforma di lotta reale:
- aumento salariale di almeno
300 euro per tutti
- assunzione in ruolo di tutti i precari
-
cancellazione dei finanziamenti pubblici alle scuole private
- pensioni
pubbliche e dignitose per tutti
- riduzione del numero di alunni per
classe