TERREMOTO
Centinaia di
vittime non sono una tragedia "naturale"!
Nessuna tregua nella lotta contro il
governo
Dopo ogni inondazione, frana, allagamento, chi governa si
premura di spiegare che si tratta di fenomeni "naturali". Nel caso del terremoto
aggiungono anche che l'evento è "imprevedibile". In altre parole, è colpa del
destino e della natura;
non resta che stringersi attorno al governo evitando
polemiche che intralcerebbero gli aiuti. Questo ha spiegato Berlusconi, trovando
l'immediata solidarietà di Franceschini e del Pd. In questo modo si sono subito
auto-assolti: sia chi governava prima, sia chi governa oggi; insieme ai governi
regionali e locali dell'Abruzzo di cui sono corresponsabili, in perfetta
alternanza, centrodestra e centrosinistra. Tutti complici della criminale
speculazione edilizia e della mancata prevenzione.
Inondazioni e frane che i
padroni e i loro politici chiamano "naturali" sono il prodotto della
devastazione e cementificazione dell'ambiente operata dal capitalismo. Quanto ai
terremoti, se certo sono fenomeni naturali, non è per nulla naturale che
producano ogni volta centinaia di morti. Dal Friuli del 1976 alla Puglia del
2002, ogni volta scosse (anche quando non sono fortissime) provocano disastri e
tragedie gigantesche. E in tante zone colpite nei decenni scorsi dal terremoto
le popolazioni vivono ancora in abitazioni di fortuna, a distanza di anni (il
terremoto dell'Irpinia fu nel lontano 1980!).
Ciò su cui Berlusconi (e
Franceschini) sorvolano è che gli studi sono in grado quanto meno di indicare le
zone a rischio sismico. Ma non si fanno investimenti per mettere in sicurezza
gli edifici vecchi e per costruire in sicurezza quelli nuovi. Basti dire che
l'ospedale dell'Aquila, in gran parte crollato, era stato inaugurato nove anni
fa. Secondo varie stime, nelle zone a rischio sismico gli edifici scolastici
costruiti con criteri anti-sismici sono una piccola minoranza.
Mentre si
tagliano i fondi per l'edilizia pubblica e per la sicurezza, si avviano inutili
opere faraoniche e il progettato "piano casa" di Berlusconi prevedeva di
diminuire ulteriormente i vincoli di sicurezza (ora, per necessità di immagine,
faranno qualche ritocco). Tutto in nome dei profitti delle imprese, della
rendita speculativa.
I terremoti sono eventi naturali: ma innaturale è il
sistema capitalistico che, mettendo il profitto di pochi al di sopra della vita
delle masse popolari, è il vero responsabile di questi massacri. Altro che
"concordia nazionale": per evitare le prossime tragedie annunciate bisogna
cacciare governi e giunte padronali e porre la ricostruzione delle zone
disastrate e l'organizzazione degli aiuti sotto il controllo dei
lavoratori.
Nessuna tregua nella lotta per cacciare
il governo Berlusconi!