Giovani Comunisti: fedeli alla linea!
Verso la Conferenza nazionale dei Giovani Comunisti
di Giuseppe Guarnaccia
La svolta governista del Prc coinvolge anche l'organizzazione giovanile. Lo stallo politico‑organizzativo nel quale i Giovai Comunisti vivono è segnale inequivocabile della parabola discendente del partito. La struttura giovanile vive da oltre tre anni una fase di passivizzazione dovuta alla totale mancanza di progetto politico, alla marginalità o estraneità da ogni forma di lotta, alla subalternità all'apparato del partito. Dopo l'ultima conferenza tenutasi nel 2002 e l'assemblea nazionale di Genova del 2004, il gruppo dirigente (composto dalla maggioranza bertinottiana e dall'area Erre) ha svuotato di ogni contenuto politico-programmatico la struttura giovanile, rendendo il coordinamento nazionale un mero parlatorio autoreferenziale. Le decisioni vengono prese dall'Esecutivo nazionale, organo burocratico a disposizione della sola maggioranza del gruppo dirigente.