Cop30. Il capitalismo finge di essere sostenibile.
Uniamo le lotte di lavoratori e studenti per abbatterlo

Pubblichiamo qui un comunicato/volantino del Pdac sulla Cop30 e lo sciopero studentesco del 14 novembre. I compagni del Pstu – sezione brasiliana della Lit-Quarta Internazionale - sono in prima linea nelle mobilitazioni contro il Vertice. Per seguire il nostro intervento in Brasile: https://litci.org/es/tag/cop30/ (oltre che sui social del Pstu e della Lit-Qi).
La Cop30, che si sta svolgendo a Belém, in Brasile, dal 10 al 21 novembre, arriva in un momento in cui la crisi climatica sta accelerando. La scienza ci mostra che stiamo andando incontro a una catastrofe di proporzioni gigantesche capace di disintegrare la società e annientare le forze produttive. Negli ultimi 30 anni, tutte le Conferenze delle Nazioni Unite sui Cambiamenti Climatici (Cop) hanno miseramente fallito. Le emissioni di gas serra continuano a crescere, raggiungendo livelli record, mentre le promesse di riduzione rimangono lettera morta.
L’Accordo di Parigi (Cop21, 2015) siglato con l'obiettivo di limitare il riscaldamento a 1,5°C, attraverso una riduzione del 40% delle emissioni entro il 2030 e zero emissioni entro il 2050, non è mai stato attuato. L'uscita degli Stati Uniti guidati da Trump e la mancanza di azioni concrete da parte di tutti i Paesi confermano lo scenario fallimentare. L'inazione globale è la prova lampante di un sistema che non può e non vuole affrontare la realtà.
L'ipocrisia del capitalismo è ora evidente: le ultime «Cop dei petrolieri» a Dubai e in Azerbaigian si sono trasformate in palcoscenici per compagnie responsabili di disastri ambientali, che mascherano la loro distruzione con il greenwashing. Questo dimostra che il capitalismo è intrinsecamente incapace di risolvere la crisi climatica.
I compagni del Pstu brasiliano, che come il Pdac fa parte della Lit-Quarta Internazionale, sono in prima linea nelle proteste contro la Cop30. A Belem i nostri compagni brasiliani stanno partecipando a un contro-vertice con centinaia di movimenti, comunità indigene, sindacati, realtà di lotta contro razzismo, maschilismo e omobitransfobia. La liberazione della Palestina dal fiume al mare sarà al centro del dibattito. Gli operai del settore edilizio, organizzati nella Csp Conlutas, hanno promosso uno sciopero di 10 giorni in occasione del vertice. Il 15 novembre è prevista una grande manifestazione.
In Brasile e nel mondo abbiamo bisogno di un programma di classe e socialista che unisca lavoratori e studenti in una lotta comune. L’obiettivo deve essere chiaro: la fine dei combustibili fossili e una transizione energetica controllata da lavoratori e comunità. Ciò sarà possibile solo in un’economia socialista. Non possiamo permettere che la crisi climatica continui a colpire la classe operaia, che è la principale vittima di questa devastazione.
La risposta deve essere la rivoluzione socialista internazionale che espropri la borghesia e superi la proprietà privata dei mezzi di produzione. Non abbiamo più tempo da perdere: l'umanità deve unirsi per bloccare questo sistema distruttivo!
Gli scioperi e le mobilitazioni non bastano: è necessario costruire la direzione rivoluzionaria internazionale che serve per sconfiggere l’imperialismo e il sionismo. Solo l’abbattimento del capitalismo e la costruzione di un’economia socialista potrà salvare l’umanità dalle guerre, dallo sfruttamento, dalle oppressioni di questo sistema barbaro.
Uniamo lavoratori e studenti per lo sciopero generale del 28 novembre!
La lotta per il clima va unita alla Resistenza palestinese!
L’umanità non ha più tempo, blocchiamo tutto!





















