Partito di Alternativa Comunista

Dossier sulla Global Sumud Flotilla

Dossier sulla Global Sumud Flotilla

 

 

a cura di Fabio Bosco

 

La Flotilla attaccata con un drone

 

Lunedì 8 settembre di sera la nave ammiraglia della Global Sumud Flotilla diretta a Gaza, la «Family», è stata bersaglio di un attacco aereo mentre si trovava nel Mar Mediterraneo, al largo della costa tunisina. Le immagini dell'attacco mostrano che la nave è stata colpita da un drone. Fin dall'inizio del viaggio, l’entità sionista ha minacciato la flotta e i suoi partecipanti.
Secondo un comunicato ufficiale della flotta, «l'attacco ha provocato un incendio che è stato spento dall'equipaggio sul posto». I rapporti indicano che sei membri dell'equipaggio erano a bordo della nave al momento dell'attacco, ma fortunatamente nessuno è rimasto ferito. La nave colpita trasportava il brasiliano Thiago Ávila e l'attivista Greta Thunberg, tra gli altri attivisti che cercavano di rompere il blocco imposto dallo Stato nazi-fascista di Israele a Gaza.

https://www.instagram.com/reel/DOXaR_MiOZ_/?utm_source=ig_web_copy_link&igsh=MzRlODBiNWFlZA.

La Flotilla è partita da Barcellona e Genova all'inizio di settembre con destinazione i territori occupati, trasportando attivisti provenienti da 40 paesi e aiuti umanitari. Nella città spagnola, la partenza delle navi è stata accolta da una folla in sostegno al popolo palestinese. Dopo una settimana di viaggio, hanno attraccato nel porto di Tunisi, dove sono state accolte da manifestazioni di sostegno di massa e da dove avrebbero dovuto ripartire il giorno 10. In questi giorni si stanno unendo alla flotta navi provenienti dalla Sicilia, dalla Grecia e dalla stessa Tunisia, il che aumenterà la pressione su Israele.
L'attacco alla Flotilla di lunedì dimostra la crescita del movimento contro l'assedio sionista a Gaza, una mobilitazione che ha ricevuto un sostegno massiccio in varie parti del mondo e che cresce di giorno in giorno. Il sionismo criminale, dal canto suo, intensifica le minacce contro la flotta e i suoi membri. Se si confermasse che l'attacco è stato sferrato da un drone israeliano, come suggeriscono tutte le prove, si tratterebbe di un nuovo crimine di questa entità genocida, che non rispetta né la sovranità dei Paesi né i confini, attaccando coloro che protestano contro il genocidio e la pulizia etnica a Gaza e in tutta la Palestina storicamente occupata.

 

In piazza al fianco della Flotilla

 

Una bellissima ed emozionante manifestazione ha invaso il porto di Barcellona il 31 agosto per festeggiare la partenza della Global Sumud Flotilla verso Gaza. La Flotilla riunisce attivisti provenienti da 44 paesi. Venti navi sono partite da Barcellona, mentre altre si sono unite o si uniranno alla Flotilla da Tunisia, Italia e altri Paesi del Mediterraneo a partire dal 5 settembre. Il loro arrivo a Gaza è previsto per il 13 settembre.
Il ministro israeliano Itamar Ben-Gvir ha dichiarato che la marina israeliana intercetterà tutte le navi della flotta e che tutti gli attivisti saranno incarcerati in prigioni speciali e trattati come terroristi. Anche se i sionisti dovessero riuscire nell’intento di fermare tutte le navi, la Flotilla ha già vinto e si aggiunge alle tante manifestazioni, alle accampate universitarie, alle proteste durante i concerti e gli eventi sportivi e culturali, cioè a quella che è diventata la più grande espressione di solidarietà internazionale con i palestinesi. Una solidarietà che ha dimostrato alle persone di tutti i Paesi del mondo la natura genocida del sionismo.
Di fronte alle minacce sioniste, un attivista sindacale del porto di Genova ha annunciato che i portuali si mobiliteranno in difesa della Flotilla. Non è un caso. Da tempo è in corso una grande campagna di solidarietà con la Palestina nella città di Genova e in tutta l’Italia. Il 30 agosto una manifestazione a sostegno della Flotilla ha riunito circa 40.000 manifestanti a Genova e negli ultimi 30 giorni sono state raccolte circa 300 tonnellate di cibo per Gaza. Sempre in Italia, la proiezione del film sulla bambina palestinese Hind Rajab, uccisa dai sionisti, è diventata un ulteriore occasione di solidarietà con i palestinesi durante il Festival del Cinema di Venezia. Proprio a Venezia, sempre il 30 agosto, c’è stata una grande manifestazione a sostegno della Palestina.
Il 13 settembre ci saranno manifestazioni in tutto il mondo in concomitanza con l'avvicinarsi della Flotilla a Gaza.
La condanna del genocidio in Palestina è fondamentale per delegittimare Israele, aprendo la strada alla fine del genocidio, un passo importante verso l'obiettivo più grande di liberare la Palestina dal fiume al mare.
La Lega Internazionale dei Lavoratori (Lit-Quarta Internazionale) e le sue sezioni nazionali partecipano attivamente all'immensa ondata di solidarietà internazionale a sostegno della Resistenza palestinese, per la fine del genocidio e per una Palestina libera, dal fiume al mare.

 

La Confederazione Sindacale Csp-Conlutas nella Flotilla

 

La Csp-Conlutas [una confederazione sindacale nella quale intervengono i compagni del Pstu del Brasile e che è tra i promotori della Rete sindacale internazionale di solidarietà e di lotta, alla quale aderiscono anche vari sindacati di base e comitati italiani, tra cui il Fronte di Lotta No Austerity] è l'unica confederazione sindacale brasiliana con rappresentanti nella Global Sumud Flotilla, con la partecipazione del compagno Magno de Carvalho, dirigente del Sintusp e membro del Segretariato Esecutivo Nazionale, e di Bruno Gilga, lavoratore dell'Usp [entrambi lavoratori dell’università] e membro del Movimento Nossa Classe.
Questo il report inviato da Magno de Carvalho e pubblicato dalla CSP-Conlutas l’8 settembre:
«Ci dirigiamo verso la Tunisia, dove incontreremo altre navi e insieme ci dirigeremo verso Gaza. A bordo ascoltiamo le dichiarazioni di Netanyahu, che ci definisce terroristi; proprio lui, che ogni giorno uccide crudelmente bambini, donne e uomini, utilizzando persino la fame come arma. Abbiamo ricevuto anche una dichiarazione di un capo dell’esercito sionista, che ha annunciato che saremo arrestati e finiremo nelle prigioni più dure, le stesse riservate ai palestinesi, dove subiscono brutali torture. La minaccia che non avremo alcun privilegio è ironica: noi, che dedichiamo la nostra vita alla lotta contro i privilegi, possiamo solo ridere di questo tentativo di intimidazione.
Questo immenso mare è diverso dall'Atlantico e dal Pacifico, ma assomiglia molto al mare del Nord-est del Brasile: blu profondo, intenso e potente. Senza dubbio sarà così fino a Gaza.
Le notizie della Resistenza palestinese, con i suoi piccoli ma grandi successi contro le truppe di occupazione, ci infondono coraggio e speranza. Ricordiamo il Vietnam, dove la gigantesca forza imperialista statunitense, che ha massacrato quel popolo per anni, è stata sconfitta e umiliata. Oggi i palestinesi dimostrano la loro forza, frutto della giusta lotta contro l'invasore, della loro Resistenza allo sterminio e alla brutalità contro i loro figli, il tutto sotto gli occhi delle tv e dei mass media.
Il nostro viaggio a Gaza, portando aiuti umanitari, è più di un gesto di solidarietà. È la prova che l'umanità può ancora essere degna del suo nome. Non mi riferisco solo a noi che siamo qui, né ai molti che hanno voluto essere con noi, ma alle milioni di persone che sostengono la causa palestinese in vari modi.
Il sionismo genocida sta subendo sconfitte di giorno in giorno. Il sionismo e l'imperialismo saranno spazzati via e noi avanzeremo nella lotta più grande contro il capitalismo. Oggi, insieme ai palestinesi, riaffermiamo il nostro obiettivo: una Palestina libera, dal fiume al mare.

https://www.instagram.com/reel/DOLmhfRCgW-/?utm_source=ig_web_copy_link&igsh=MzRlODBiNWFlZA==

 

Il 13 settembre tutti in piazza in per la Flotilla e per la Palestina

 

In tutto il mondo si sta sollevando un'ondata internazionale di mobilitazioni per sfidare il blocco e denunciare il genocidio palestinese.
La Global Sumud Flotilla, partita alla fine di agosto dalla Spagna sta attraversando il Mediterraneo verso la Striscia di Gaza: dovrebbe arrivare a destinazione intorno al 13 settembre. La flotta trasporta centinaia di attivisti e tonnellate di rifornimenti, con un’azione politica contro il blocco imposto da Israele. L'attesa dell'arrivo ha scatenato un appello internazionale a protestare nella stessa data, con manifestazioni in programma in diverse città del mondo.

 

Proteste in tutto il mondo

A Genova il sostegno è andato oltre l’azione simbolica: i lavoratori portuali e tanti attivisti hanno raccolto più di 300 tonnellate di rifornimenti da inviare a Gaza e hanno annunciato che se la flotta sarà attaccata o fermata «nessun carico lascerà il porto verso Israele». Questa decisione, sostenuta dal collettivo Calp e dal sindacato Usb, è stata accompagnata da una manifestazione notturna con torce che ha riunito 40.000 persone nelle strade della città. Ispirati dal gesto genovese, anche i sindacati portuali di altri Paesi si sono dichiarati disposti a unirsi a un blocco europeo delle merci destinate a Israele, se la flotta venisse intercettata.
Negli stadi di calcio, la solidarietà si esprime a livello popolare. A Lisbona, i tifosi del Fenerbahçe turco hanno esposto uno striscione gigante con la scritta «Fermate il genocidio a Gaza - Palestina libera», che copriva due piani delle tribune durante una partita di Champions League. Inoltre, i tifosi turchi avevano già cantato e sventolato bandiere palestinesi nelle partite nazionali e internazionali dall'inizio della guerra. La stessa Uefa, sotto la pressione dell'opinione pubblica e degli atleti, ha persino esposto uno striscione prima della Supercoppa Europea con la frase «Smettete di uccidere i bambini. Smettete di uccidere i civili» nel tentativo di rispondere all'ondata di critiche per le morti a Gaza.
La mobilitazione è sfociata anche nelle strade. Decine di migliaia di persone hanno protestato a Bruxelles chiedendo la fine dei bombardamenti e dell'assedio di Gaza, in manifestazioni che si sono ripetute in città come Londra, Parigi, Madrid e Roma. Allo stesso tempo, gli organizzatori della Flotilla hanno indetto proteste in 44 Paesi per accompagnare la sua traversata, aumentando la pressione pubblica internazionale.
Anche nei porti in cui ha attraccato la Flotilla, la solidarietà non è mancata. In Tunisia, dopo l'incidente in cui una delle navi ha preso fuoco per un attacco con droni (negato dalle autorità locali, che hanno attribuito l'incendio a cause interne), centinaia di persone si sono radunate davanti al molo con bandiere palestinesi e grida di «Palestina libera». L'attacco, che per fortuna non ha causato feriti, è servito a ricordare la tensione che circonda la missione, ma anche a dimostrare il sostegno popolare che essa suscita.
Questo mosaico di manifestazioni, dai porti alle strade, dalle competizioni sportive alle tribune, dimostra che la Flotilla sta già compiendo parte della sua missione prima ancora di arrivare a Gaza: rompere il silenzio, generare visibilità e articolare una rete globale di resistenza contro il blocco e il genocidio che Israele sta promuovendo a Gaza.

 

Scendiamo in piazza il 13 settembre

La flotta sta diventando più di un'azione simbolica di solidarietà internazionale con i palestinesi. Sta diventando un catalizzatore per un'ondata globale di proteste che difendono la dignità di un popolo assediato e il suo diritto all'autodeterminazione e alla resistenza. Quando i lavoratori incrociano le braccia, quando gli attivisti alzano le loro bandiere o quando i manifestanti interrompono uno spettacolo sportivo, stanno dicendo che Gaza non è sola.
Il 13 settembre non sarà solo la data prevista per l'arrivo della flotta a Gaza. Il mondo deve rivolgere la propria attenzione alle minacce di Israele nei confronti di questa azione di solidarietà. Per questo motivo sono in programma proteste in diverse città del mondo.
Facciamo appello, in primo luogo, di occupare le strade con grandi manifestazioni di solidarietà. E, quando possibile, di ampliare questa forza con scioperi nelle scuole e nei luoghi di lavoro, coinvolgendo studenti e lavoratori per rafforzare la pressione.
È ora di trasformare la solidarietà in azioni concrete, chiedendo ai governi di tutto il mondo di rompere le relazioni diplomatiche, economiche e militari con Israele e di porre fine al genocidio e all'assedio criminale di Gaza. Il 13 settembre Gaza non sarà sola: che le nostre lotte siano un'estensione della Resistenza palestinese.

 

Iscrizione Newsletter

Iscrizione Newsletter

Compila il modulo per iscriverti alla nostra newsletter - I campi contrassegnati da sono obbligatori.


Il campo per collaborare col partito è opzionale

 

Campagne ed Iniziative





 

 






Il libro sulla lotta in Alitalia

 il libro che serve per capire Lenin

 

perchè comprare

la loromorale e lanostra




Bari incontri di formazione 


sabato 28 giugno


8 giugno scuola nazionale

 

 

 


Venerdì 16 maggio

Siena

 


Sabato 3 maggio

Modena

 


venerdi 11 aprile

 
 
 

Bari 7 marzo
 
 

 
21 febbraio
zoom nazionale
 
 

 
BOLOGNA
15 febbraio ore 1030
 

 Giovedì 28 novembre
Zoom 
 

 


Modena (19 ottobre)

e Milano (20 ottobre)


sabato  19 ottobre

Modena


12 ottobre

Cremona

 


7 ottobre


 

 

 
 

 

Lega Internazionale dei Lavoratori - Quarta Internazionale

NEWS Progetto Comunista n 145

NEWS Trotskismo Oggi n 25

Ultimi Video

tv del pdac